Totale: 39
25 Ottobre
Forse l’indignatio che provo di fronte al fiume di merda, che esce fuori dall’affaire Marrazzo, mi impedisce di scrivere un pezzo articolato; cosicché posso soltanto esprimermi per affermazioni sillogistiche 1)Nella Rivoluzione Francese chi aveva partecipato ad un’assemblea non poteva essere eletto in quella successiva... continua
23 Ottobre
La morale della curia vaticana ha come fondamento il principio che la natura, in quanto creata da una mente positiva, sia naturalmente buona. Su questo sillogismo, immutabile come un dogma, lo Stato Vaticano durante i secoli ha creato la sua morale facendone discendere semplicisticamente un modello unico di uomo e di donna , di maschio e di femmina, e costringendo i battezzati entro tali paletti... continua
14 Ottobre
Caro papà sta notte ti ho sognato: non accade spessissimo; per lo meno non così spesso come vorrei. Nel sogno camminavamo insieme e tu eri così giovane che stentavo a starti dietro. La tua “vita” mi è apparsa così piena che quasi ero offesa che tu non mi chiedessi niente di noi: dei tuoi adorati nipoti, della mamma, di Carla... continua
16 Settembre
Non c'é spot che tenga Dei programi televisivi oramai seguo ben poco, tuttavia mi ha colpito uno spot: quello, prodotto da un qualche ministero, che condanna la violenza contro le donne. E non ho potuto fare a meno di riflettere ancora una volta sulla doppiezza della televisione in particolare e della situazione italiana in genere... continua
23 Luglio
Di tragedia in tragedia mi sono decisa a rileggere l’Antigone di Sofocle. Proprio dalle prime battute sorge il dilemma: chi è fuori dallo stato? Antigone che vuole seppellire il fratello Polinice in nome delle leggi non scritte della pietas? O Creonte, il signore di Tebe che, per motivi che qui non occorre ricordare, ha vietato, pena la morte, la sepoltura del cadavere affinché “rimanga corpo ripugnante, ridotto a cibo per cani ed uccelli? Ho lasciato il testo e ho pensato: già chi è fuori dallo stato? E naturalmente non mi riferivo più alla città stato di Tebe, ma allo Stato italiano di questi tempi... continua
3 Luglio
L'Italia é corrotta; tuttavia non mi riferisco agli stili di vita dei leaders- sesso e cocaina- ma ad una corruttela più bieca. Una sorta di decomposizione, di putrefazione cadaverica la cui flautolenza emana odio e paura. Questa é l'Italia di oggi: gronda odio verso tutti, poiché tutti siamo diversi da un immaginario giusto, e l' odio è soltanto l'altro nome della paura e la paura è l'altro volto dell'ignoranza... continua
6 Maggio
Cosa ci possono ancora togliere? Me lo chiedevo in questa mattina di maggio ancora più bella di fronte alla condizione miserabile in cui siamo. E cercavo parole, parole per rifondare un mondo che possa dirsi umano, parole semplici e comprensibili... continua
8 Aprile
Certamente siamo in lutto per il terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Tuttavia, facciamo attenzione alla perversa logica dello spettacolo, che impera e si insinua fino ad appestare le situazioni reali di nome e di fatto. Le urgenze legittime della sopravvivenza di quanti sono stati defraudati nelle radici, negli affetti, nelle cose non devono essere un altro trucco del vecchio bottegaio... continua
6 Aprile
L'indirizzo, tuttavia, si rivelò impreciso: il vecchio bottegaio attraversava portoni su portoni senza mai arrivare alla meta. Ci pensava in continuazione -neanche fosse stato in calore- e persino i titoli, cavaliere, presidente, leader, che si era conquistato per via del carisma, cominciavano a venirgli a noia; tanto più che quei titoli comportavano impegni noiosissimi prima per via del busto che gli stringeva le costole,che già aveva rosegate di suo; secondo perché non c'erano rialzi sufficienti- tanto che si era dovuto fornire di un panchetto per stare spalla a spalla con certi spilungoni d'oltreoceano; scocciature, insomma, che cercava di abbreviare nascondendosi o esclamando "parole corte e sopressa lpnga"... continua
5 Aprile
Il vecchio bottegaio dopo l'abbuffata aveva imparato a non ruttare: eh sì era diventato una persona fine! Tuttavia aveva un cruccio: voleva un pedigree. Come tutti i bottegai che si rispettino , infatti, covava nel fondo del suo animo un certa tigna rabbiosa per le sue origini plebee: tal quel raccconta il Manzoni del padre di Fra Cristoforo che era allergico persino al nome "mercante"! Ma questa inferenza colta non poteva passare per la mente del vecchio bottegaio perché sapeva soltanto che a Mialno c'erano un po' di piazze e di vie intitolate a quel baciapile, che era lombardo doc e questo gli bastava per andare a braccetto con la lega... continua
